"Voglio rifugiarmi sotto il Patto di Varsavia/voglio un piano quinquiennale, la stabilità". E per chi alla Tav preferisce la Transiberiana Torino-Vladivostok

среда, апреля 12, 2006

Evviva il Compagno Romano!

Evviva Romano Prodi!
La Repubblica Socialista Sovietica Subalpina si congratula con il Professore per l'importante risultato elettorale ottenuto nella Repubblica Italiana, auspicando, però, una decisa svolta del governo verso una politica di egualitarismo sociale, abbandonando, in particolare, l'abbietto mercato di stampo capitalista-liberista e abbracciando senza timori la radiosa era dell'economia pianificata. In definitiva, lasciar sì che sorga dalle sane forze proletarie della nazione la nuova alba comunista sull'intero suolo italico, in vista di una possibile gioviale fratellanza e cooperazione fra le nostre due Repubbliche.
Compagno Romano: meno plastica e più acciaio!

воскресенье, апреля 02, 2006

Compagno Lapo, tutta la verità: "Sono comunista!"

Concitazione e leggero olezzo di traspirazione ascellare alla Fiat-Mirafiori. Il via-vai di giornalisti, operai, dirigenti di partito, Soviet di Fabbrica e pensionati metalmeccanici addizionato alla curiosità sfrenata crea l'accogliente cappa di calore umano che inghiotte chi, come il sottoscritto umile (e umido) pigia-tasti, prova a varcare l'ingresso dell'enorme e gremitissima sala stampa, improvvisata presso la zona-presse. Tutti a guardarci, a chiederci "come e perchè" Lui sia qui e ad annunciare "che cosa". Lui simbolo in qualche modo di tutto ciò che abbiam spazzato via a fine novembre, Lui con quel cognome scomodo e antitetico, Lui estrema appendice di un capitalismo sfrenato e vorace, Lui e le sue orribili felpe: che vuole da noi? Che ci fa qui? Ma non era negli Usa? Perchè, invece, non si trova con i suoi "simili" anti-rivoluzionari a far la legna proletaria in qualche gulag delle valli di Lanzo? Ma eccolo che entra, accompaganto dai vertici del Soviet di Fabbrica, Lui, il famigerato Lapo Elkann! Appare in forma: sorriso un poco tirato, capelli arruffati e barbone radical-chic, nonchè (sorpresa generale!) dolcevita nera esistenzialista parigina e pantaloni di velluto beige scuro; sotto il braccio un paio di libri e giornali. Silenzio. Attacca: «Cavi compagni, un calovoso saluto vivoluzionavio a voi tutti! Su di me, negli ultimi tempi, sono state scvitte e dette illazioni e falsità... Che evo in fin di vita, tossico e amante dei vizi. Ma non è così. Io solo, e pochissimi altvi qui pvesenti, conoscono la vevità. In vealtà, non sono mai finito all'ospedale, nè a disintossicavmi all'estevo: una montatuva. E' la mia famiglia che ha tentato di vapivmi quando ha scopevto che sono COMUNISTA!» Brusio e sbigottimento generale «Sì, avete capito bene: comunista, "l'agnello vosso nel gvegge nevo"! Da sempve!» Quasi quasi svengo, riprende: "Sapeste quant'è duvo e penoso vecitave la squallida vita da menagev libevista e mondano... E con quella fica-fvedda-qualunquista di Mavtina Stella, poi... Altvo che cocaina, in casa mia hanno tvovato il "Libvetto vosso" di Mao, "Il manifesto del Pavtito Comunista" e "Palombella vossa" di Nanni Movetti! Altvo che tvans: la seva andavo al civcolo dei mavxsti-leninisti di via Bavdonecchia! Altvo che guepievve e calze a vete: avmadi pieni di maglioni di lana indios e kefiah! E poi... tifo Tovo!!» Incredulità, giubilo! «Ed è pev questo, nel timove che pavtecipassi alla Gvandiosa Vivoluzione Subalpina, la mia famiglia tutta, capeggiata dall'odioso "sevvo del padvone" Yaki, tentò di vapivmi e povtarvmi negli States, pvigionievo in casa Bill Gates. Fovtunatamente il cavo Compagno Fausto, allevtato dai sospetti dei compagni del civcolo mavxista, studiò un efficace piano anti-vapimento, poi andato a buon fine: contvo-blitz delle "Camicie Vosse cossuttiane" nel mio appavtamento, mia libevazione e fuga vevso Cuba. Da lì, un paio di mesi sotto copevtuva in Cina e oggi finalmente viappvodo in mezzo a voi, cavi compagni!» Applausi, incoraggiamenti al compagno Lapo, qualcuno intona "Bella ciao": «Gvazie, gvazie! Che bella la solidavietà pvoletavia, l'affetto social-vivoluzionavio! Ma sono anche qui pev annunciavmi che, d'accovdo col Soviet Supremo dei Lavovatovi e il Soviet di Fabbvica, assumevò compiti di pvimissimo piano nella divigenza collettiva della Fiat e nel vilancio nei tevmini di immagine e pvestigio della nostva e vostva gvande azienda del popolo! Viva la Fiat e viva la Vivoluzione Pevmanente!» Al centoventiseiesimo pizzicotto, un lampo rivelatore come un deja-vu: "Già... E' ovvio! Chi poteva pensare a progetti come la "Grande Trabant" o il carrarmato "Bogia-Nen", se non il multiforme ingegno del compagno Lapo?".
Vodka, vodka e ancora vodka per riprendermi da simili rivelazioni, stasera.

 
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