"Voglio rifugiarmi sotto il Patto di Varsavia/voglio un piano quinquiennale, la stabilità". E per chi alla Tav preferisce la Transiberiana Torino-Vladivostok

пятница, декабря 30, 2005

Nostalgie balcaniche

воскресенье, декабря 25, 2005

Buone "giornate socialiste" ai compagni naviganti!

Eccoci arrivati, dunque, alla fatidica notte del 24 dicembre! Secondo le nuove indicazioni del nostro Soviet Supremo (in poltrona) la borghese e clericale festa di Natale del 25 viene sostituita dalla "Giornata commemorativa in onore del Compagno Gesù Cristo il Nazareno Falegname", mentre il tradizionale Santo Stefano del 26 commutato nella "Giornata del Compagno con la tessera di Partito Numero 1". Non resta, quindi, che tuffarci nel dolce crogiuolo dell'ozio equo e solidale accompagnato magari da una robusta mangiata proletaria. Buone "giornate socialiste" a tutti, ricordando che il nostro Compagno Fausto ci controlla tutti con occhio amorevole e lievemente arrossato dalla cappa di fumo da sigaro cubano.

среда, декабря 21, 2005

Cento (e più) bandiere rosse garriscono al sol dell'avvenir!

Raggiunta e superata fatidica quota 100 contatti! Grazie compagni! Il Soviet Supremo dei Lavoratori (in poltrona) si compiace e plaude al giusto riconoscimento. Sempre più gente è in cerca del proprio piano quinquennale oppure vuole solo provare una botta da svarione di socialismo reale. In tempi di magra ci si accontenta, "eppur bisogna andar a conquistare la rossa primavera dove sorge il sol dell’avvenir..."

воскресенье, декабря 18, 2005

Votate, votate, votate!!

Ma questo sabato le novità fioccano una dietro l'altra! Sul Canale Stella Rossa, infatti, la Guida di tutti noi, il compagno Fausto, ha annunciato a sorpresa che il progetto della Transiberiana si farà soltanto con il pieno appoggio e l'approvazione della popolazione mediante uno strumento altissimo di demokrazia socialista, ossia il referendum popolare.
Ho qui per voi, cari compagni lettori, in esclusiva, il testo del sopracitato:
" Compagno/a della Repubblica Popolare Socialista Subalpina! Vuoi tu approvare, mediante consultazione popolare denominata 'referendum popolare', il progetto denominato 'Nuovo ramo della ferrovia Transiberiana Torino-Vladivostok', mirante alla creazione di un nuovo tunnel ferroviario di 2011,384 chilometri tra Torino e lo snodo di Mosca?
  • - Sì
  • - No (ma per solidarietà ai compagni attivisti dico sì) "

Vincerà chi avrà raggiunto il 50% più 1 delle preferenze, ma non ci sarà bisogno di un quorum per ritenere valida la consultazione, in quanto varrà la regola del silenzio-assenso: chi non si presenta alle urne è già implicitamente (e logicamente) a favore del "sì". Ah! la democrazia, che cosa meravigliosa! Che apettate, quindi? Votate, votate, votate!

E corre, corre, corre, corre la locomotiva...

Saranno contenti i nostri baldi compagni valsusini: ora che l'amata Repubblica Popolare è stata instaurata, oggi, sabato 17 dicembre anno 0 della Rivoluzione, si è dato un definitivo addio al progetto di alta-velocità Torino-Lione, ormai del tutto inutile. Possono, quindi, i muntagnìn tirare un sospiro di sollievo e tornare giulivi ai loro alpeggi tra le stelle alpine e i muschi sempreverdi: addio, dunque, al bieco treno del capitalismo rapace e anti-ecologista! Ma le menti cristallline dei nostri compagni del Soviet Supremo non si sono cullate dei facili entusiasmi. Infatti hanno subito preparato un nuovo e innovativo progetto di trasporto su rotaia (il treno: mezzo tanto caro ai vecchi compagni della Madre Russia bolscevica), ovvero l'avvio di un nuovo ramo della Transiberiana che avvicinerà la nostra Stalingrado subalpina alla mitica Vladivostok, capolinea asiatico della ben nota tratta ferroviaria! Coadiuvato da un team, pardon... un collettivo, di ingegneri nord-coreani e dal supporto logistico degli ex-dirigenti della Lokomotiv (recuperati non senza difficoltà da un roseo avvenire di cirrosi epatica da consumo di vodka), i nostri tecnici del sistema ferroviario hanno mostrato gli studi preparatori e di fattibilità alla stampa: si tratta di un impressionante tunnel di più di 2000 km che trapasserebbe la Pianura Padana e quindi gli stati di Austria, Slovacchia e Ucraina per innestarsi presso Mosca alla pre-esistente tratta. Un'ambiziosa opera di alta ingegneria, non c'è che dire, oltretutto avvalorata dal bassissimo impatto ambientale grazie all'impiego (badate bene e lustratevi gli occhi!) di interi gruppi di esemplari di castori, talpe e marmotte per lo scavo del suddetto tunnel!! Traduzione: zero inquinamento e limitatissimi costi di gestione! Ma riuscite ad immaginarvi un simile spettacolo di armonia naturale tra uomo e animale, uniti dal comune ideale socialista?!? Mi pare già di sentire il raspare sordo e incessante dei nostri compagni roditori...

пятница, декабря 09, 2005

Epurato mon amour: nella Tv Popolare c'è posto per tutti!

Ah! cari compagni, sapeste quanto è piacevole passarsi una serata di svacco proletario davanti alla televisione in questo periodo! Infatti da quando è passato l'editto sull'emittenza radio-televisiva, l'etere è stato sovieticamente risistemato da quel guazzabuglio di reti più o meno commerciali. L'alacre lavoro di meninigi della nostra nomenklatura ha partorito la ri-nascita di tre reti rigorosamante di stato (e badate bene, non pubbliche!), tre come il numero perfetto, ma anche come i capisaldi della nostra Guida, il compagno Fausto, ovvero: il sigaro, la giacca di velluto e i contadini del Chiapas. Ebbene eccole qua. Il Canale Stella Rossa, quello istituzionale, affidato alle sapienti mani dell'oscuro "compagno Straccio", solido come un Tupolev e sobrio come una divisa dell'Armata Rossa, è un canale prettamente di informazione: notiziari e discorsi del Soviet Supremo a rotazione, nonchè una seconda serata sbarazzina con i più bei interventi di Fidel Castro alla tv cubana, richiestissimi dal pubblico, e le corrispondenze di Gianni Minà dalle oasi socialiste sparse per il globo. Il secondo canale, invece, diretto dal luminoso cranio di Sandro Curzi si chiama Tele Kabul (finalmente!) ed è la rete più sperimentale e d'avanguardia: giornalismo d'inchiesta alla nord-coreana, dibattiti intellettualoidi, monografie sui mille complotti orditi dai servizi segreti bulgari, nonchè il reality di grande successo "La miniera", dove un gruppetto di ostaggi statunitensi deve sopravvivere per almeno 35 anni lavorando, presso una miniera appunto, alle stesse condizioni di vita dei minatori inglesi della prima Rivoluzione Industriale. Ed infine viene il terzo canale, la vera chicca: Tele Santoro, ossia 24 ore non-stop di monologhi dell'epurato per eccellenza della tv italiana, Michele Santoro, solo davanti alle telecamere con un pubblico di manichini da sartoria pronti ad intervenire per infiammare il "dibattito". E la radio? Un'unica emittente "d'acciaio", Radio Militanz: cori della marina sovietica, motivetti balcanici dei partigiani di Tito, i migliori discorsi ai compagni albanesi di Enver Hoxa, reading delle più belle pagine di Marx e Mao e tanto e tanto rumore d'officina, per i patiti dell'industrial e degli Einstürzende Neubauten. E ora, alzi la mano chi ha più nostalgia del digitale terrestre e di Mediaset? Se non è un paradiso questo...

пятница, декабря 02, 2005

Editto n.2 "Varie ed eventuali per il buon rivoluzionario"

Giornate di silenzio sì (il vostro reporter, ops! perdonate l'americanismo, il vostro compagno scribacchino d'oltre-cortina, non D'Ampezzo, ha fatto una gita sociale coi compagni del sindacato in Transnistria, a caccia di "sguup"...) ma il Soviet Supremo dei Lavoratori non dorme mai: ha lavorato solo come i cinesi sanno fare, cioè 25 ore al giorno senza pausa-wc, e ha continuato imperterrito nella sua opera di sovietizzazione, dotandosi di un Minculpop e di un apparato burocratico degni dei fasti moscoviti anni '50-'60. Dopodichè l'intellighenzia, ben rifocillata da carne in scatola della Mongolia e da sigari cubani, si è messa in moto e ha pianificato l'opera di indottrinamento delle masse operaie a colpi di editti, stakanovisticamente raccolti sulla "Pravda del Popolo". Spulciando qua e là, saltano all'occhio l'editto n. 437 bis "... sulla ridenominazione di corso Stati Uniti in corso Corea del Nord, di via Cavour in via Laika -cagnetta dello spazio- di piazza Vittorio Veneto in piazza Ernesto "Che" Guevara etc..." oppure al n. 5198 "... sull'edilizia proletaria, che sancisce la tinteggiatura in color grigio-periferia di Bratislava degli edifici storici del centro cittadino oltrechè dei palazzi in color nocciola di gusto sabaudo e quindi borghese-reazionario..." o anche del n. 765326 "... sulla riqualificazione di piazza del Cremlino Subalpino (ex-piazza Castello o Medal Plaza n.d.a.) tramite l'abbattimento della fascista torre delle Assicuraz. Generali per far posto alla statua in marmo e cemento del compagno Fausto altra 666,66 metri...". E che dire poi del n. 6897 "...sul regno animale e vegetale, che suddivide le specie tra 'Rivoluzionarie' (ad esempio: bovino, formica, lichene, vongola, quercia, zecca etc...) e 'Controrivoluzionarie' (cicala, scarafaggio, geranio, salmone, tonno a pinne gialle, abete ...)" o del mitico n. 3228113 "...sulla lecità del mangiare le patate fritte con salsa americana detta 'ketchup' anche il primo maggio...". Merita un capitolo a sè l'editto sull'emittenza radio-televisiva, perciò visto che il tasso di vodka nel sangue aumenta alla velocità di uno Sputnik insieme alla temperatura corporea (sono in colbacco e canotta con l'effigie di Tito e ci sono -10° nella Casa del Popolo), ma diminuisce il livello di lucidità, perchè non parlarne la prossima volta? Il tutto in vista della solenne proclamazione dell'attesissimo primo piano quinquennale, previsto per fine anno... Dasvidania tovarish!

 
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